domenica 25 maggio 2008

Perchè...?

Nulla è più terribile
del ricordo del cuore.
Esso si insinua
nei meandri della ragione.
E con rumore incessante chiede
"perchè",
"perchè"
"perchè"...?

Talune persone,
usano altre persone,
come uno straccio
solo fin quando servono...

Dopo tanti anni
era forse il mio momento
ricevere qualcosa.
Ci speravo... come uno stupido.
Semplicemente attenzione,
coinvolgimento,
accettazione...

Maledetto sia il ricordo...

Quando si usciva io e lei,
sin alle undici del mattino
aveva da fare, o era stanca per alzarsi presto.

Ora che non ci son io,
alle sette è giù dal letto,
alle otto e trenta già esce...

Sin l'umiliazione che "sempre"
il nipote doveva restare a noi attaccato.
Per il suo evidente falso buonismo,
Perchè ora che non ci son io,
suo nipote ben si guarda portarlo
con lei nelle "passeggiate"...
Sin da casa sta sparendo...
Dopo quattro anni,
quattro anni costantemente tra i piedi,
sol perchè c'ero io.

Che squallore.

Come sarebbe bello,
essere come talune persone:
un colpo di spugna e via...

Avanti il prossimo.

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