giovedì 29 maggio 2008

Scemo...

... E pur mi hai rimproverato,
che col matrimonio ho inteso comprarti...
... E pur sai bene: non è affatto così.

Testimoni oggettivi,
il cumulo delle mie azioni,
con le quali ho denudato,
con sforzo, le pretese del mio ego.

Contavo meritare, non certo amore,
cui paradossalmente per... Amore,
pure avevo rinunciato.
Amor nasce solo dall'intimo, dal profondo.
Non certo dal surrogato frutto della gratitudine.

Credevo meritare rispetto:
alla mia dignità di persona, prima che uomo.
Credevo meritare comprensione,
almeno semplice attenzione.
Credevo meritare, sempliemente lealtà.

Ho riscosso comportamenti umilianti, squallide e quotidiane bugìe...
Indifferenza e disprezzo...
Sin sentirmi solo un oggetto... O peggio.
Un cesso nel quale pisciare dentro.
Ove la minimale attenzione era la sporadica "pulizia",
con lo scarto dei tuoi tempi morti,
di quando magari non sapevi cosa fare...

M'hai trattato peggio d'un servo.
Stupido, colpevole complice, il mio sentimento.
La "gallina dalle uova d'oro", mi chiamavi.
Io invece ero solo un povero scemo.

Alla fine, dopo le uova, mi son trovato a cagar sangue...
Sconvolto dal tuo egoismo,
illuso fosse solo corollario superficiale
al tuo spinoso carattere,
dando per scontato che giammai avresti giocato col mio sentimento.
Che scemo...

Nessun commento: