venerdì 10 aprile 2009

In questa mia... ( a.d. 2005 )

In questa mia, proverò a dirti ormai cosa penso...
A tal punto remore e paure, a nulla servomo.
Insieme
(il primo anno)
o lontani
(tre anni)
poi ancora insieme
(un anno)
cinque anni son stati comunque ormai un tratto di strada, di vita...
Sembra ormai giunto il momento separare
il grano dall'oglio.
E capire.
meglio ancora, ove possibile, comprendere, comprendersi.
Forse, come tu accennavi talvolta,
come dice la tua stessa speme,
ove almeno una volta,
non fuorviata dal tuo ascendente,
non mi ha guardato come un demone,
riconoscendomi forse che non è follia il mio comportamento,
forse semplicemente non siam fatti per stare insieme.
Mi angoscia ammettere che non possiamo stare insieme.
perchè nonostante tutto, ti amo ancora.
Nel senso più puro e semplice di questo abusato termine.
Non credo ti abbia mai amato alcuno in questo modo.
Lasciami almeno la magra consolazione d'una presunzione...
Difficile tu trova non metà, ma un decimo del mio affetto,
pel resto del tuo cammino.
Forse, con una altra persona ti comporterai molto meglio:
forse il mio prezzo servirà a qualcuno. O a te stessa.
Bada, poche persone accetteranno oneri e responsabilità
così come li ho intesi io,
a fronte del nulla.
Facile una avventura...
Amare è altra cosa.
Ho sempre provato a comprendere le tue debolezze.
E molto perdonato.
Ancor oggi mi fai tenerezza infinita.
Ancor oggi son tanti giorni che dormo fuori casa.
Semplicemente non voglio tormentarti con la rabbia,
l'ira giusta di chi è stato tradito.
Quando si subisce lo sconcerto del tradimento,
si vuole sapere e scoprire,
il perchè ed i perchè...
Si diviene morbosamente curiosi
perchè sapere illude e seda l'incertezza
placa una parte dell'ansia e dell'angoscia dell'ignoranza.
Tu neppure questo comprendi.
Ancora a inventare e celare...
Mi rendo tuttavia conto, che amare non basta.
Abbiamo ciascuno di noi tutti,
il bisogno e la necessità essere riamati,
o almeno,
il pur miserevole contentino dell'essere compresi, stimati, rispettati.
L'ego lo impone.
Possiamo e dobbiamo contenerlo, il nostro miserevole ego.
Una battaglia che credo aver sempre generosamente condotto.
Sono un uomo, un povero piccolo uomo.
Come chiedermi vincere una sì impegnativa guerra tutto solo?
Sopprimere l'ego...? Sì sarebbe stato bello.
Ma non sono un santo.
E talvolta mi piace pensare, ancora,
che una tale guerra, contro l'ego,
ardua per una debole individualità,
sarebbe stato bello provare a combattere, in due...
Dò amore...ricevo amore.
Ritorno più amore...
Ne ricevo uno più grande...
Un...feed-back, in positivo.
Magari ridi di me, come al solito, mentre leggi queste righe.
Tal quale hai dato per smarrite le lettere dell'ultimo Natale,
tu e le ragazze,
"le Mie Tre Stelline"
mille miglia lontane in Ucraina,
nelle quali, "stupidamente" scrivevo, tra l'altro...
"... e quando alfine di nuovo insieme saremo,
finalmente una famiglia un ita e vicina,
nessun mattino dovrà schiudersi
senza il reciproco augurio e il sorriso,
senza un bacetto del buon risveglio,
tra noi tutti,
tutti e quattro,
quando ridiventeremo quel che siamo sempre stati
pur distanti
una Vera Famiglia
uniti nella comprensione e nell'amore,
che farà di noi un gruppo coeso e solidale,
pronto e vincente a tutte le prove della Vita..."
Avrete sghignazzato di questo povero scemo...
O chissà allora conservavi un fondo di velata vergogna,
o...posso dirlo...? comprensione...?
Se pure non hai avuto il coraggio,
a fron te di chissà quali squallidi comportamenti,
semplicemente strappare le mie lettere natalizie,
che magari rimordevano seppure larvatamente
la coscienza dei tuoi comportamenti...
....

...e se tutti,
persino Papi e Presidenti
siam nulla
io mi sento meno di nulla
e mi costa esprimere giudizi,
in ispecie su di te.

...

In età ormai matura, insperato, mirai una oasi.
Pur conscio che l'errare terreno è avulso
alla perduta pace del grembo
ancora pensavo che magari l'errare in due
poteva permetterci meglio scorrere
almeno tiepide sorgenti
e piccole anse entro cui riparare gli animi
ove l'abbraccio di due corpi tra breve polveri
avrebbero se pure di poco
ripulito l'onda increspata dello sporco dell'esistenza...

Sei stato il mio errore più grande,
che non mi perdonerò mai
perchè sei stato
l'Errore,
della mia età..."matura"
forse la più bella
quindi fuggevole e ormai irrimediabilmente perduta.

(alcune note, tre anni orsono, ancora purtroppo larvati prodomi dell'incubo...)

Nessun commento: