"quella vergine chiusa entro una sfera di bianca fiamma
che chiaman Luna gli uomini, splendendo liscia mi tocca
come lana leggera stesa da soffi di brezza
di notte piena. E dovunque il passo degli invisibili
piedi, che solo gli Angeli riescono ad ascoltare,
alla mia tenda abbia gualcito il fragile traliccio a tetto
occhieggian dietro e ridono le stelle. Rido vedendole
quando fuggono a vortice con volo di api d'oro
e allargo quello strappo alla mia tenda fatta dal vento
finchè i limpidi fiumi e i laghi e i mari, lembi di cielo
su me caduti, grandi strade appaiono di luna e stelle..."
(Shelley)
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