sabato 21 febbraio 2009

Sogni


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi stavo chiedendo quando avresti postato nuovamente qualche cosa.
Adesso mi aspetto di leggere
qualche cosa che sà di rinascita.
Un abbraccio.
Sai già chi sono.
Un'amica sincera

Jonathan Livingstone ha detto...

Sì carissima "Amica Sincera".
Spero un giorno anch'io
scrivere della luce,
piuttosto che del buio.
Una separazione è però come un grave lutto.
C'è un prima.
Un durante.
E un dopo.
Io credo di essere
(quasi)
alla fine del durante.
E lo aspetto ormai come una liberazione.
Ove comunque vi sono ancora squallide e mere implicanze,
ove uno sconosciuto terzo,
decide
(dovrebbe)
per il meglio...
Io mi sento già un poco nel dopo.
Ove ci si guarda prima dentro,
se stessi,
cercando di separare e isolare
il Cuore e la Ragione.
Ciao.
E grazie...
per la preziosa compagnia,
e per il termine "Amica"
che mi hai generosamente elargito. Spero di esserne degno.
L'amicizia è forse il rapporto interpersonale più bello,
pulito, franco e leale,
perchè se profonda,
è completamente disinteressata,
ed è comprensiva.
Ciao Anto.

Jonathan Livingstone ha detto...

Anto cara,
mi commuove, e non poco, che hai sofferto per i miei accadimenti.
E mi spiace se il mio egoismo mi rende grato alla tua condivisione del mio dolore.
Tutto sommato il dolore d'uno ... "sconosciuto".

Ma il tuo sacrificio...
no, non è stata affatto vano, o inutile.
Mi ha fatto sentire meno solo.
Soprattutto "Compreso".
Nel momento delicatissimo,
la "ufficializzione" della fine d'un matrimonio.

Un momento che temevo,
soprattutto il pericolo d'un definitivo cedimento e crollo psichico.
E' un momento,
che pur nella sua inesorabile ineluttabilità,
mi ha reso incredulo.
Ciò per cui avevo tanto lottato, e agognato, e sofferto per alfine raggiungere,
o peggio illudermi,
è ormai un passato già così remoto,
del quale oltretutto riesco a salvare sì poco, quasi nulla.
Invoco e mi appello al grande demiurgo, il Tempo,
ma so che per quanto potrà curare, e sciogliere,
la spessa coltre di ghiaccio
che brucia e arde in un sol tormento anima e cuore,
per sempre resterà una indelebile e sanguinante ferita
ove non ho alcun pozzo cui attingere "medicamenti" di questo rapporto,
da "usare" a lenimento,
sia pure per mera compensazione.

Qualcuno dice che in questi casi non si ringrazia,
perchè il mio grazie comunque non estingue il debito...
Ma men che mai potrei dirti: a buon rendere...sarebbe crudele, e di cattivo auspicio.
Per cui posso solo propormi e renderti tal quale,
sperando di esserne degno,
il titolo di Amico Sincero.

E' poco...perchè sono in questo momento,
un piccolo uomo che, appunto, come tu dicevi,
deve riprendere la Strada.
Sai Anto,
paradossalmente la mia rinascita
può essere molto più semplice,
di quanto mi appariva già pochi mesi orsono.

Sono stato troppo tempo al buio e al gelo.
Già la "normalità" d'un pallido raggio di sole, per il mio animo sarà tanto.

E poi, sentirti taluni momenti così vicina,
scaldato di luminosa comprensione,
ha talvolta sedato le lacrime di quel... Bambino.
Così disperatamente relegato
nei gelidi anfratti,
della buia caverna del dolore
da una persona che giammai,
mai, mai, mai,
avrei immaginato sì meschina
di macchiarsi dello scempio d'uno stupro.

E quindi non sono io,
Nunzio Industria,
a dirti ... "Grazie".
E quindi non estinguo affatto il mio debito.
Ma è il "mio" Bimbo...
Che agisce di suo.
A cui non posso, non devo, non voglio... proibire alcunchè.

Anonimo ha detto...

Ciao
grande Jonathan.

"Forse due anime non si incontrano per caso"

Tu sei più erudito di me, per cui saprai anche dirmi chi l'ha scritta sta frase. Io non me lo ricordo.

un'amica disinteressata.
ti abbraccia e ti augura di
colorare questa domenica.