domenica 8 giugno 2008


Mi sono posto nudo e di spalle.
Col cuore in mano
tutto ho riposto in te.

Consapevole della mia debolezza,
ho sussurrato timidamente:

"Smettila, non farmi del male...".

Poi ho pregato.
Poi ho implorato.
Poi ho urlato.
Poi ho mortificato il mio fisico...

Costantemente aggredito
dalla inaudita violenza
di tre persone
implacabilmente coese
contro le oggettive ragioni
d’un uomo moralmente tradito.

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